IL FUTURO E' ARTIGIANO
Il primo dei tanti artigiani che incontriamo nell'opera di Dick è Thomas Cole (L'uomo variabile).Strappato alla sua epoca (la Prima guerra mondiale) e sbalzato nel futuro, Cole è un ambulante che va in giro a riparare ogni genere di macchine.
Ha delle capacità, un certo tipo di abilità meccanica. Genio, forse, per saper fare una cosa del genere. Consideri il periodo dal quale proviene. I primi anni del ventesimo secolo [...]. Furono anni d’incredibile crescita e di grande scoperte. Edison. Pasteur. Burbank. I fratelli Wright. Invenzioni e macchine di tutti i generi. La gente ci sapeva fare dannatamente, con le macchine. Aveva una specie d'intuizione...che noi non abbiamo più. [...] Sa aggiustare tutto, fare tutto. Non si serve delle conoscenze, della scienza, cioè di una serie di nozioni ordinatamente classificate. Non sa nulla. Nella sua testa non esiste alcuna traccia di cultura, di preparazione. Lavora per intuizione.Il suo potere è nelle sue mani, non nella sua testa. È una specie di jolly, un factotum. Le sue mani! Come un pittore, un artista. Tutto è nelle sue mani.
(L’uomo variabile, 1996)